20 settimane di gravidanza: siamo a metà

Ed eccoci qua…l’applicazione imamma mi ha gentilmente ricordato che siamo nel bel mezzo della ventesima settimana; il che vuol dire che la prima metà della gravidanza è passata, volata e quasi non me ne sono accorta! Il fatto di avere un folletto di 2 anni che saltella qua e là per casa, devo confessarlo, spesso prevale sul pancione che cresce, tanto che a volte mi sembra di dimenticarmene…almeno finché non arriva qualche calcetto! La cosa più bella dell’avanzare della gravidanza è proprio quella di cominciare a sentire i movimenti dell’inquilino sempre più forti e sempre più frequenti, sintomo non solo del fatto che lui/lei sta bene, ma anche del fatto che inizia a stringersi una piccola relazione segreta con qualcuno che comincia a sottolineare la sua presenza nel mondo. Ma vediamo cosa succede in questo periodo….

Panza mia fatti capanna

La pancia cresce, cresce, cresce e ancora cresce e con lei il peso, il gonfiore alle gambe (con il caldo, poi, ci si sente dei meravigliosi cotechini ambulanti). L’utero ormai arriva all’altezza dell’ombelico e tutti gli altri organi interni iniziano a giocare a tetris tra di loro per guadagnare spazio…potrebbero presentarsi simpaticissimi effetti collaterali: fiato corto (soprattutto quando hai 4 piani di scale da fare a piedi perché non hai l’ascensore), tachicardia legata all’aumento del volume di sangue necessario a te e all’inquilino, simpatici problemi digestivi e di incontinenza a seconda del fatto che il nascituro preferisca dormire/usare come pungiball la vescica o il vostro stomaco. Come ciliegina sulla torta vi sentirete a vostro agio nel letto o sul divano come un tricheco nel sahara: trovare una posizione comoda per dormire o per rilassarsi sul divano potrebbe diventare impresa ardua, per fortuna hanno inventato i cuscini per l’allattamento che sono altrettanto comodi come supporto reggi pancione e vi permetteranno qualche minuto di sonno in più…come, nessuno vi ha parlato dell’insonnia da gravidanza? ops!

Pollicino diventa un bambino

L’inquilino ormai ha fattezze umane, è grande 20/28 cm e pesa meno di mezzo chilo. Dal punto di vista anatomico è quasi completamente funzionante ed è adorabilmente ricopreto da peluria e vernice caseosa che lo preservano dal liquido amniotico e funzioneranno come lubrificante al momento del parto. I polmoni cominciano a fare esercizio e il bimbo gioca a respirare e ad avere il singhiozzo, inoltre comincia a senitre quasi perfettamente tutti i rumori che lo circondano, inclusa la voce della mamma…è il  momento più bello per iniziare a cantare canzoncine a cui lui/lei si affezionerà e che lo aiuteranno a sentirsi a suo agio anche fuori dalla pancia!

Cose da fare

Tre sono le cose fonramentali da fare in questo periodo:

1)Ecografia morfologica: uno dei momenti più emozionanti e disorientanti. Potrete vedere il vostro bimbo attraverso lo schermo, mentre verrà esaminato dentro e fuori attraverso l’ecografo. Vi ritroverete ad annuire emozionatissimi mentre il medico vi mostra una macchiolina grigia all’interno di tante macchioline grigie annunciandovi orgoglioso che “questi sono i reni del vostro bambino e…sì, sono 2”, ma, soprattutto, vi verrà finalmente svelato il grande arcano: femmina o maschio!

2) Iniziare a pensare al nome: mio marito ed io siamo riusciti da poco a definirne uno per maschio e uno per femmina e ora stiamo cercando di convincere il nano a pronunciarli per farci felici. Quali sono? lo saprete solo settimana prossima quando vi racconterò della morfologica!

3)Iniziare a pensare ad una lista nascita: sappiate che, sia il primo/secondo/undicesimo figlio vi arriveranno regali doppi e pacchianissimi da parte di mezzo mondo; cominciare a fare una lista di cosa vi serve e dove trovarlo sarà utile a voi per due motivi: non ritrovarsi improvvisamente senza cose essenziali (lettino, fasciatoio, seggiolino per l’auto, ma anche patelli e tutine) e limitare i danni legati alla sfrenata fantasia delle persone e ritrovarvi accessoriati dell’ultimo modello di baby monitor costruito dal KGB in grado di analizzare e tradurre in 14 lingue il pianto del bambino e/o far partire un missile-biberon diretto alle fauci spalancate del neonato al primo strillo notturno.

Alla prossima settimana per scoprire il sesso dell’inquilino e come è andata la morfologica

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